Per la Cassazione non è da annullare la multa per eccesso di velocità emessa nei confronti di una mamma che vuole recarsi dalla figlia malata.
La Cassazione, con ordinanza n. 5650/2019, giunge alla stessa conclusione dei giudici di merito aditi per chiedere l’annullamento di una multa emessa dalla polizia locale per eccesso di velocità. La Cassazione non si è fatta intenerire dalla ricorrente, una mamma che, adducendo la malattia della figlia e la distanza, ha tentato di farsi annullare la multa. Come ha rilevato la suprema Corte, in questo caso non c’era nè uno stato di necessità e neppure un’urgenza tali da giustificare il superamento dei limiti di velocità stabiliti dal codice della strada.
Non legittima l’eccesso di velocità voler raggiungere la figlia malata a casa.
Solo se la figlia si fosse trovata in pericolo di vita e se non ci fosse stato nessun altro a occuparsi della malata, la ricorrente avrebbe potuto invocare lo stato di necessità che gli avrebbe fatto ottenere l’annullamento della multa. Del resto, se la bambina si fosse trovata in pericolo, la donna avrebbe dovuto comunque chiamare il 118, senza correre all’impazzata per raggiungerla, incurante dei limiti di velocità.