Autovelox: la distanza del cartello di segnalazione
Con una recente sentenza, la numero 7949 del 28 marzo 2017, la Cassazione ha affermato tre principi particolarmente importanti che delimitano l’effettivo utilizzo del cartello di segnalazione dell’autovelox.
La distanza minima tra il cartello e l’autovelox non è fissa ma l’importante è che la segnaletica venga collocata con un ragionevole anticipo, in modo da consentire ai conducenti di adeguare l’andatura della propria auto. La distanza minima necessaria deve essere valutata caso per caso, in base alla tipologia di strada e di traffico.
La distanza massima tra cartello e autovelox può arrivare fino a 4 km; se l’autovelox si trova oltre tale distanza, la multa è nulla.
Non è obbligatorio ripetere il cartello dopo le intersezioni. La Cassazione ribadisce – come ha già fatto in passato – che chi si immette in una strada ove, in precedenza, era già stato posizionato il cartello con l’avviso di controllo elettronico della velocità, non ha diritto alla ripetizione della medesima segnaletica. La Cassazione ha pertanto confermato che il cartello relativo alla presenza dell’autovelox può non essere ripetuto dopo gli incroci, per gli automobilisti che proseguono lungo la stessa strada.
Infine, i giudici chiariscono che non è necessario, ai fini della validità, che il verbale contenga l’informazione sulla presenza del cartello di segnalazione dell’autovelox.